27 gennaio - oggi voglio ricordare Terezin
Nell'ottobre 1941 i tedeschi accettarono di concentrare gli ebrei cechi a Theresienstadt come prima tappa per il trasferimento a Est.
Tra il 5 ottobre ed il 14 ottobre 1943 giunsero a Theresienstadt 456 ebrei danesi. La maggior parte degli israeliti della Danimarca era riuscita a fuggire in Svezia grazie all'appoggio della popolazione, una piccola parte era stata catturata dai nazisti. Subito dopo la Croce Rossa Danese e Svedese chiesero di poter verificare le condizioni di questi prigionieri.
Nel dicembre 1943 il comandante di Theresienstadt Karl Rahm riunì il Consiglio Ebraico comunicando che si sarebbe dovuto "abbellire" il campo. Venne stabilito un percorso da far seguire alla delegazione della Croce Rossa. L'intero itinerario venne attrezato in modo da far apparire la vita nel campo gradevole e felice. Fiori, negozi, un campo da gioco, biblioteche vennero prefabbricate per dare questa falsa impressione.
Orfani e malati erano troppi nel campo e non si poteva nasconderli. Così tra il 15 ed il 18 maggio 1944 vennero deportato verso Auschwitz e Bergen Belsen 7.500 abitanti "impresentabili". A Theresienstadt era vietato insegnare ma per la visita della Croce Rossa venne creata anche una falsa scuola sulla quale campeggiava un cartello con la scritta "chiusa per le vacanze".
Il giorno della visita, il 23 giugno 1944, il delegato - Rossel - vide un asilo per neonati e bambini piccoli, lo fotografò e nel suo rapporto scrisse con meraviglia di essersi trovato in un luogo accogliente decorato con immagini di animali, con lettini puliti, una cucina spaziosa. L'asilo era stato costruito pochi giorni prima e pochi giorni dopo venne smantellato.
A Theresienstadt era vietato avere figli e le donne che rimanevano incinta venivano costrette ad abortire e punite.
A Theresienstadt era vietato avere figli e le donne che rimanevano incinta venivano costrette ad abortire e punite.
Nel suoscrisse di aver visto una "normale città di provincia" e aggiunse: "Possiamo dire che abbiamo provato uno stupore immenso per il fatto di aver trovato nel ghetto una città che vive una vita quasi normale". La farsa era terminata come volevano i tedeschi.
Quando l'auto di Rossel si allontanò dal campo la vera vita di Theresienstadt riprese nel pieno del suo orrore.
Dal 28 settembre al 28 ottobre 1944 da Theresienstadt partirono undici treni che portarono ad Auschwitz, verso la morte, 18.402 persone. Tra queste tutti gli attori della commedia.
Poco dopo la partenza di Rossel la propaganda nazista girò un film intitolato "Il Führer regala una citta agli ebrei". Nel filmato venne ripresa la commedia inscenata davanti a Rossel. Il cortometraggio venne proiettato in tutti i cinema tedeschi.
Dal 28 settembre al 28 ottobre 1944 da Theresienstadt partirono undici treni che portarono ad Auschwitz, verso la morte, 18.402 persone. Tra queste tutti gli attori della commedia.
Poco dopo la partenza di Rossel la propaganda nazista girò un film intitolato "Il Führer regala una citta agli ebrei". Nel filmato venne ripresa la commedia inscenata davanti a Rossel. Il cortometraggio venne proiettato in tutti i cinema tedeschi.
La Fine
Nell'aprile 1945 giunsero al campo prigionieri evacuati da Auschwitz e Ravensbruck. Altri giunsero da Sered. Le condizioni dei nuovi arrivati erano disastrose.
A causa dell'impossibilità di curare gli ammalati che erano giunti in fin di vita si diffuse nel campo ancora una volta il tifo. Nello stesso mese la Croce Rossa Danese ottenne il permesso di evacuare i connazionali che erano sopravvissuti.
La sera del 5 maggio 1945 il comandante Rahm consegnò il campo alle autorità della Croce Rossa e si allontanò dal campo. Murmelstein diede le dimissioni da capo del Consiglio Ebraico.
L'8 maggio le truppe dell'Armata Rossa arrivavano a Theresienstadt.
Durante il suo funzionamento erano giunte a Theresienstadt 140.890 persone.
Di queste 88.135 furono deportate verso i campi della morte e i ghetti dell'Est. Più di 33.000 morirono nel campo.
All'arrivo dei sovietici rimanevano a Theresienstadt poco più di 16.000 persone.
A causa dell'impossibilità di curare gli ammalati che erano giunti in fin di vita si diffuse nel campo ancora una volta il tifo. Nello stesso mese la Croce Rossa Danese ottenne il permesso di evacuare i connazionali che erano sopravvissuti.
La sera del 5 maggio 1945 il comandante Rahm consegnò il campo alle autorità della Croce Rossa e si allontanò dal campo. Murmelstein diede le dimissioni da capo del Consiglio Ebraico.
L'8 maggio le truppe dell'Armata Rossa arrivavano a Theresienstadt.
Durante il suo funzionamento erano giunte a Theresienstadt 140.890 persone.
Di queste 88.135 furono deportate verso i campi della morte e i ghetti dell'Est. Più di 33.000 morirono nel campo.
All'arrivo dei sovietici rimanevano a Theresienstadt poco più di 16.000 persone.
Qui potete trovare tante storie e molti documenti interessanti - da cui ho tratto ciò che vi ho scritto.
Ho passato ore a Terezìn un giorno d'Estate.
RispondiEliminaHo visto e ricordo.
Facciamo quello che possiamo per rivederlo ancora.
alla crudeltà non c'è limite, si spera che i ricordi prima veri di chi li ha vissuti, oggi già tramandati ma raccontati con lo stesso fervore, possano aiutarci ed aiutare a non dimenticare, a fermarsi prima.
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